L’Assessore ai quartieri di Agrigento, Marco Vullo esprime viva soddisfazione per
l’ennesimo finanziamento per i residenti della frazione agrigentina di Villaseta.
Posso dire con franchezza che finalmente Villaseta avrà un restyling netto rispetto il
passato, per me da Assessore, da consigliere e da residente che seguo l’evoluzione e
le migliorie del quartiere e le azioni di integrazione sociale, ricreative e lavorative in
primis i tirocini e l’apprendistato non sono che un punto di partenza a fare sempre di
più.
La nascita grazie al finanziamento da parte del Dipartimento famiglia e delle
Politiche sociali della Regione Siciliana del nuovo centro aggregativo nei locali
comunali di Piazza Concordia a Villaseta darà ristoro alla popolazione.
Un progetto che vede protagonisti i giovani del quartiere e non solo, il centro
giovanile che andrà a rivoluzionare i vecchi locali della Polizia Municipale sarà
dotato di tutti gli standard di sicurezza , sarà a basso impatto ambientale e potrà
diventare il fiore all’occhiello per i giovani in età scolare per essere protagonisti in un
quartiere che offre finalmente opportunità serie.
Il tutto avrà un risvolto educativo, formativo e di crescita e scambio culturale e
propositivo, tra l’altro a breve grazie al finanziamento della Fondazione con il Sud in
collaborazione con (Aics-Uepe-Associazione TTT-Volontari di Strada) la biblioteca
sociale sarà inaugurata.
Una struttura che ho seguito passo passo che diventerà centrale nel processo di
aggregazione , dotata di tutti gli strumenti informatici e tecnologici e sarà a
disposizione dei cittadini per avere innovazione, conoscenza e sapere alla portata di
tutti.
Ecco perché da Assessore ai quartieri continuerò a battermi affinché quella distanza
che ancora c’è tra centro e periferia, possa cambiare verso attraverso obiettivi e
risultati concreti che possono permettere di creare spazi interessanti e di socialità al
fine di aggregare i cittadini agrigentini del centro città con i cittadini dei quartieri.
Infatti potranno utilizzare tutti i cittadini le strutture e le risorse dei quartieri, in quel
processo finale che vuole Agrigento come un unicum e non tanti staterelli
disomogenei che creano dicotomie tra cittadini di prima fascia.”