“Agrigento capitale della cultura 2025 ma con metà dei fondi inizialmente previsti a causa della ‘faida’ tra gli assessori Sammartino e Di Mauro” – ha detto il leader di Sud chiama Nord Cateno De Luca – . “Il Governo – afferma De Luca – ha poche idee e confuse. L’articolo 33 prevedeva lo stanziamento di 10 milioni di euro da assegnare rispettivamente metà nel 2024 e metà nel 2025. Dopodiché, in base a delle faide interne, stamattina abbiamo visto una proposta del governo che scippa il comune di Agrigento di queste risorse, forse perché il sindaco di Agrigento è troppo vicino all’assessore Di Mauro e quindi lo sottopone sostanzialmente sotto la vigilanza di un assessorato che naturalmente è di altra forza politica”. La distribuzione, prosegue De Luca, avviene così: quattro milioni di euro per il 2024 e 1 milione di euro per il 2025. “Un altro emendamento del Governo tenta poi di mettere le mani sulla gestione di tutta l’attività riguardante Agrigento capitale della cultura. Viene previsto, sempre qui a firma del governo – afferma De Luca -, una sorta di comitato di indirizzo formato dai sindaci dei comuni interessati. Non si sa però, afferma De Luca, quali siano questi comuni e quale interesse dovrebbero avere”. Secondo De Luca “questo governo invece sta tagliando il 50% delle risorse che ha stabilito già in sede di Giunta per una questione di faide politica. Non condividiamo questo emendamento ovviamente, né il modus operandi di questo governo che continua a non fornire spiegazioni e non ci mette nelle condizioni di fare correttamente il nostro lavoro”. Tutto nasce da una proposta in commissione Bilancio dell’assessore all’Ecomia Marco Falcone di ridurre da 10 a 5 milioni i fondi per Agrigento capitale della cultura. L’importo iniziale era di 5 milioni ciascuno per Comune e Libero consorzio, mentre la proposta dell’assessore è ridurre il totale a 5 milioni, 3 per il Comune e 2 milioni per la Provncia.
Michele Catanzaro, capogruppo del Pd all’assemblea regionale siciliana, reputa “inaccettabile il taglio dei fondi”: “La maggioranza del Governo Schifani mostra ancora una volta di avere una scarsa visione. Dimezzare i fondi destinati ad ‘Agrigento capitale della cultura’ inciderà negativamente sull’organizzazione di un evento strategico e di fondamentale importanza per l’economia ed il turismo”. “In commissione Bilancio il governo ha fatto marcia indietro destinando all’evento solo il 50 per cento dei 10 milioni in due annualità previsti dalla prima stesura della Finanziaria e ha bocciato il nostro emendamento che destinava fondi ai Comuni limitrofi per l’organizzazione di iniziative collegate. Una scelta inaccettabile – ha concluso Catanzaro – che penalizzerà le iniziative di promozione di un territorio già costretto a pagare le conseguenze della mancanza di infrastrutture”.