Rimane un giallo, almeno per il momento, il ritrovamento del cadavere di un giovane migrante, verosimilmente ucciso con un colpo d’arma da fuoco, e il ferimento di un altro connazionale a una gamba, sempre con un colpo di pistola, a bordo di una caretta del mare intercettata ieri dalla Guardia di finanza al largo di Lampedusa. La Procura di Agrigento ha aperto un’inchiesta e ha disposto l’immediata autopsia sul cadavere del trentaduenne trovato sulla barca. La salma è arrivata questa mattina al porto di Porto Empedocle con il traghetto di linea, Paolo Veronese e si trova adesso alla camera mortuaria dell’ospedale di Agrigento.
Anche il migrante ferito è stato trasferito d’urgenza in elisoccorso, ieri sera, all’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento. L’uomo non è in pericolo di vita e il suo racconto agli inquirenti dovrebbe fare piena luce su quanto accaduto sulla barca, salpata alcuni giorni fa dalla Libia. I militari della Guardia di Finanza e i poliziotti della squadra mobile, nel frattempo, continuano a sentire i compagni di viaggio, circa una quarantina, per cercare di ricostruire cosa sia effettivamente accaduto e, soprattutto, quando i due sono stati colpiti da un colpo d’arma da fuoco. E questa sera al porto empedoclino sono attesi circa trecento migranti che hanno lasciato l’hotspot di Lampedusa per essere poi trasferiti in pullman nei vari centri d’accoglienza delle altre regioni italiane.