di Massimo Brucato
Ore 18:30 del 28 dicembre. C’è un pianoforte a mezza coda sulla sinistra del palco del Teatro della Posta Vecchia di Agrigento. Da dietro le quinte salta fuori Seby Burgio, da Siracusa, classe ‘89. E’ uno dei pianisti italiani, jazz e non solo, più acclamati da critica e pubblico. Parte tra pizzichi alle corde e accordi intriganti. Tocca il pubblico con un pezzo magnifico del grande, ahimè da poco scomparso, Hamed Jamal. Continua a far vibrare l’aria con le melodie di Ellington, Jobim, Morricone, a cui aggiunge pezzi di propria composizione. Riempie l’aria di note intriganti e il pubblico applaude, muove le gambe, sorride. Viene chiesto il bis a gran voce e il regalo è Blue Monk, del grande Thelonius. E’ ora di andare. Contenti.