La notizia pubblicata oggi dal collega Gioacchino Schicchi sul giornale on line Agrigentonotizie ha subito sollevato un vespaio di polemiche. E non tutte favorevoli al provvedimento. In pratica La giunta comunale di Agrigento ha approvato un grande piano di lottizzazione chiamato “Regina”, tra le vie Cavaleri Magazzeni e via Universo, nei pressi della Chiesa di San Gregorio a Cannatello. Occuperà una grande area di oltre 46.300 metri quadri di territorio tra le vie Cavaleri Magazzeni e via Universo, per la realizzazione di trentatrè “Case familiari con orto” (nel linguaggio comune villette singole con giardino). Un piano che risale al 2018 e che era legato, se non conseguente, a un contenzioso nato al Tar col Comune per comprendere i motivi dello stop e che obbligava i proprietari di terreni esistenti in zona C4 a pagare l’imu come se si trattasse di terreni edificabili ma sui quali non potevano costruire. Il probklema è stato approvato dall’attuale giunta Miccichè che ha determinato i parametri urbanistici relativi al dimensionamento e nel novembre scorso il provvedimento sulle zone C4 è stato anche approvato dal Consiglio Comunale. Ora, grazie a questi provvedimenti, il piano di lottizzazione può vedere la luce. Ma, come dicevo, non tutti la vedono come una cosa positiva. In pratica si sostiene che il piano va in una direzione opposta rispetto alle direttive generali approvate dal precedente consiglio comunale. E’ ritenuto difforme da quell’indirizzo che era stato redatto secondo le indicazioni di legge. Se quelle direttive non piacciono, viene sostenuto, bisogna ritornare in consiglio comunale e modificare quelle direttive che erano state concordate con la Regione e gli ordini professionali. Ma non solo, si starebbe andando contro alla nuova legge sull’urbanistica della Regione Siciliana firmata dal presidente Musumeci mentre questa lottizzazione andrebbe in controtendenza a tutte le direttive europee sul consumo di suolo e sulla sostenibilità.
“Mi chiedo – dice l’ex vicesindaco ed ex assessore all’Urbanistica Elisa Virone – se e in che termini, si sia tenuto conto delle Direttive Generali al Prg approvate all’unanimità nel 2018 prima dalla Giunta e poi dal Consiglio Comunale con una votazione ampiamente favorevole e non usuale per la stagione dell’Amministrazione del tempo. Queste direttive, sono ancora rinvenibili sul sito dell’Ordine degli ingegneri di Agrigento che, assieme agli altri Ordini e attori sociali di allora scrisse e diede il proprio contributo per una visione diversa della città. Mi chiedo, non tanto come le visioni di certa parte politica possano essere diametralmente opposte a quanto la ragione e il tempo che si vive suggeriscono, quanto come sia possibile ignorare, con tale nonchalance, le linee di indirizzo costruite dalla Città e approvate dal Consiglio senza ripassare dal via. Ho provato tanta amarezza per l’impegno sciupato”.
” in una logica di trasparenza – scrive l’ing. Giuseppe Riccobene – occorrerebbe che qualcuno spiegasse a tutti quegli agrigentini che vivono in case perfettamente regolari per le quali non si è mai stati in grado di completare la viabilità, i marciapiedi, la pubblica illuminazione, di garantire la presenza di reti idriche e fognarie, depurazione, trasporti e altre opere di urbanizzazione, primaria e secondaria, chi garantirà domani la manutenzione e le opere pubbliche anche per i nuovi complessi edilizi…”.