Come aveva anticipato, il sindaco Franco Miccichè ha fatto approvare dall’assemblea dei soci del Consorzio universitario Empedocle di Agrigento, lo Statuto della Fondazione Agrigento Capitale della Cultura 2025, approvato dal Consiglio Comunale nello scorso mese di novembre. Un’approvazione “scontata” visto che il Comune di Agrigento è socio di maggioranza detenendo il 61% per cento dell’assemblea e che il rimanente 39 per cento è diviso tra la Camera di Commercio e i Comuni di Aragona, Bivona, Racalmuto e Raffadali. Un percorso obbligato visto che l’attuale Consiglio di Amministrazione di Ecua è in prorogatio dallo scorso mese di agosto e un componente (Giovanni Di Maida) è stato sostituito dallo stesso Miccichè con il prof. Giovanni Ruvolo, marito dell’on. Margherita La Rocca, che però non ha potuto ancora insediarsi. Ora l’ultima parola spetta al Consiglio Comunale di Lampedusa, altro socio fondatore della Fondazione Capitale della Cultura che però, secondo le previsioni del sindaco Miccichè, dovrebbe fare avere il parere favorevole entro la fine di questo mese di gennaio. Superato quest’ultimo ostacolo, si potrà andare dal notaio a formalizzare la fondazione Agrigento Capitale della Cultura 2025, ultimo atto prima di procedere con la nomina dei componenti del Cda che daranno le indicazioni per la scelta del direttore generale che gestirà l’organizzazione della manifestazione che sarà la più grande di quelle che si sono svolte finora ad Agrigento.