Home Cultura Ecua, la preoccupazione del Cartello sociale sul commissariamento

Ecua, la preoccupazione del Cartello sociale sul commissariamento

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Mangiacavallo, presidente Ecua

“L’Università di Agrigento è un bene troppo grande per essere messo a rischio”. Così il Cartello Sociale della provincia di Agrigento in merito al del commissariamento all’università agrigentina. “È una realtà – scrivono in una nota – che esiste da circa 20 anni e dopo un buon inizio ha vissuto un periodo non proprio esaltante, fino alla gestione odierna che è riuscita in poco tempo a riportare risultati importanti, come dimostra il contributo offerto per conquistare il titolo per Agrigento capitale italiana della cultura 2025.” Per i membri del Cartello Sociale “l’università agrigentina è una grande opportunità per lo sviluppo del nostro territorio e per le tante famiglie che in questi anni di grave crisi non sarebbero nella condizione di fare frequentare l’università ai loro figli, avendo alle spalle situazioni economiche difficili. Adesso assistiamo a un triste gioco al massacro di questa importante realtà che potrebbe servire alla crescita del nostro territorio, come la Kore di Enna insegna. Si è proprio vero se Pirandello fosse ancora vivo ci scriverebbe un’altra novella; appena qualcosa funziona eccoci pronti a distruggerla o far si che questo avvenga. Si lasciano in piedi tantissimi carrozzoni politici che son serviti e servono per distribuire incarichi vari ai propri appartenenti e si vuole il commissariamento dell’Università di Agrigento, presidente e consiglio che in questi anni hanno ridato lustro, orgoglio e normalità a un’Università che in tanti davano già per morta.

Per ora non ci interessano i motivi politici – continua la nota – che vogliono far fuori chi con impegno ha orientato (fino a quando ha fatto comodo) anche le scelte della politica e di eventi importanti per questo territorio. Desideriamo però fortemente denunciare che la scelta del commissariamento è contro l’Università, i nostri ragazzi e quindi le nostre famiglie e il bene del nostro territorio. Il Cartello Sociale è contro questa logica e chiede alla politica di dimostrare che vuole il bene dell’Università e di questa terra, chiede a tutti coloro che non sono d’accordo con questa scelta di farsi sentire.” il cartello chiede al sindaco “di tornare a dialogare con Presidente e CdA se vuole il bene di Agrigento. Prima la politica al governo della Regione Sicilia – scrivono – paralizza tutte le nomine perché incapace di trovare un accordo per la spartizione dei manager nella sanità adesso dopo lo strappo e le liti tra i partiti di maggioranza si bloccano anche le nomine di tutti gli altri enti sottoposti al controllo della Regione. Ad Agrigento, poi, rischiamo la farsa se la cosa non fosse di estrema gravità. Non c’entra nulla il commissariamento di ECUA,- si chiedono – con le scelte finora fatte in ordine ad Agrigento 2025? Il Cartello denuncia questa incapacità ancora una volta di non saper dare priorità al bene della città piuttosto che l’interesse dei singoli e dei singoli partiti. Vogliamo augurarci che non si voglia arrivare a sacrificare l’università di Agrigento per ambizioni o interessi che nulla hanno a che fare con il bene della nostra terra.L’ amara conclusione è che queste dinamiche, poco hanno a che vedere con la cultura e con una terra la cui storia ci riporta a nobili esempi purtroppo oggi non replicabili. Occorre cambiare questo modo di agire e dare fiducia a chi ha dimostrato con i fatti di avere un progetto fattibile, saperlo perseguire e ottenere risultati che attestano la capacità. Ancora una volta il Cartello – conclude la nota – rilancia la proposta che negli ultimi anni si è rivelata una formula magica: fare sinergia, dalla Prefettura ai Sindaci; dai Sindacati e la Chiesa alle associazioni datoriali e di categoria; dai comitati civici a qualunque tipo di realtà sociale e aggregativa che vuole il bene di questo territorio e non gli interessi di una o qualche piccola parte della nostra Società civile.”

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