All’Ospedale “Fratelli Parlapiano” di Ribera è giunto e lavorerà a breve il Niat, il Nucleo investigativo speciale dei Vigili del fuoco. Il suo compito è ricostruire con esattezza la dinamica di quanto accaduto ieri sera nel reparto di Medicina, ovvero il perché dell’incendio che ha ucciso un paziente e ha sollevato paura e panico. Dai primi accertamenti dei Vigili del fuoco di Agrigento e Sciacca è emerso che non è esplosa alcuna bombola d’ossigeno in quanto la conduttura è canalizzata al muro. E’ invece scoppiato il macchinario di somministrazione dell’ossigeno. E ciò perché il romeno di 53 anni morto si sarebbe tolta la mascherina per l’ossigeno e avrebbe acceso una sigaretta, la scintilla che ha scatenato il fuoco e causato la sua morte, carbonizzato. Il commissario dell’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento, Giuseppe Capodieci, martedì prossimo 2 aprile sarà all’ospedale della “città delle arance” per un sopralluogo. Incontrerà medici e personale sanitario anche per tracciare un preventivo di recupero del reparto, adesso dichiarato inagibile.
I Vigili del fuoco hanno evacuato il personale sanitario e gli altri quattro pazienti ricoverati nello stesso reparto con il romeno. Nessun ferito o intossicato.