Trema Palazzo dei Giganti ad Agrigento. Due dirigenti del Conune sono stati citati in giudizio dalla Procura della Corte dei Conti per il caso dei Suv acquistati con i fondi per le famiglie disagiate.
Davanti la magistratura contabile, l’udienza di comparizione, fissata per il prossimo 15 febbraio, compariranno Gaetano Di Giovanni, ora non più in forza al Comune e Angela Orlando, funzionario dell’Ente, entrambi accusati di aver procurato un danno erariale da oltre 120mila euro allo Stato con l’acquisto dei Suv con i fondi destinati alle famiglie per il pagamento delle attività estive.
Nell’atto di citazione – come spiega Giuseppe Di Rosa, responsabile regionale dipartimento trasparenza enti locali del Codacons – la Procura della Corte dei Conti parla di “riferimenti certi ed acclarati” con un “maldestro tentativo atto a creare la mera apparenza della volontà di utilizzare le risorse economiche ricevute per una delle finalità ammessa dal Dipartimento della famiglia”.
“Il paradosso della vicenda – come scrive la Procura – è quindi quello di aver speso la somma di 131.118 euro (pressocché interamente utilizzata per l’acquisto di quattro Suv di importo pari a 120mila euro) per una non meglio precisata iniziativa che avrebbe coinvolto un numero non precisato di minori, della durata di meno di due ore… L’anomala e singolare sequenza causale che ha caratterizzato la gestione della vicenda, infatti, appare premeditatamente studiata nei particolari, con la precisa intenzione di spendere le somme ricevute per l’acquisto di autovetture aventi caratteristiche tipiche delle auto di rappresentanza, all’evidenza inutili e inutilizzabili per la platea di quelli che dovevano essere i beneficiari del contributo, cioè bambini e ragazzi minorenni”.