Il rendering del rigassificatore di Porto Empedocle

Il rigassificatore di Porto Empedocle si farà. Dopo il rinnovo della concessione all’Enel da parte del Governatore Schifani, il decreto Energia appena approvato dal Consiglio dei ministri ha dato il via libera alla realizzazione del terminal Agrigentino, definito “di pubblica utilità, indifferibile e urgente”.
Come si sa, si tratta di un impianto con una capacità di 8 miliardi di metri cubi e il cui progetto ha alle spalle una storia ventennale abbastanza controversa.
L’investimento stimato in un miliardo e mezzo per essere completato e operativo necessita di un periodo di almeno quattro anni. Si parla anche della possibilità di creare infrastrutture “collaterali”, come il completamento dell’area portuale o della strada di collegamento con la Ss.115. Ma la notizia non viene accolta da tutti nella stessa maniera. Ci sono tanti, tra ambientalisti e operatori del turismo che non vogliono l’impianto, ritenuto dannoso e pericoloso, e chi invece lo ritiene necessario per l’approvvigiaonamento energetico del Paese con benefici anche per il territorio visto che potrebbero essererci delle royalty e degli interventi di riqualificazione del territorio. In ogni caso oggi si apre un nuovo capitolo sia per l’opera che per i dibattiti.

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