Agrigento Capitale della Cultura deve avere un sistema di bagni pubblici. Sia perché la rendono una città “Civile” e sia perché deve poter accogliere bene turisti e visitatori. E attualmente la situazione è un disastro. Di questo problema si sta interessando il gruppo consiliare della Democrazia Cristiana che nello scorso mese di ottobre ha sollecitato il sindaco ad attivarsi in tal senso. La risposta è stata che entro novembre 155mila euro della tassa di soggiorno sarebbero serviti per riattivare i bagni pubblici. Oggi il gruppo Dc torna sull’argomento e ricorda che mancano tre giorni alla fine di novembre e quindi al mantenimento della promessa. “Lo scorso mese l’Amministrazione rispondeva alle nostre sollecitazione dicendo che finalmente, dopo 2 anni, entro il mese di Novembre, la città di Agrigento avrebbe visto i 155 mila euro di tassa di soggiorno tramutarsi in bagni pubblici. Vediamo se questa volta manterrà gli impegni presi, noi non abbassiamo la guardia e siamo pronti alle barricate! Basta giocare con Agrigento, gli Agrigentini ed i loro soldi. Il 2025, anno di Capitale della Cultura, ci richiede uno sforzo ed un impegno capillare e visionario. La città non è pronta a ricevere i turisti ma deve diventarlo. Il Sindaco deve ripartire da esigenze “semplici” e più volte ribadite negli anni come bagni pubblici, trasporti sia di linea che privati, parcheggi, sosta autobus, pulizia, manutenzione strade e verde pubblico. Lo deve agli abitanti della città in primis perché migliorare la qualità di vita deve essere una priorità per un Sindaco, in secondo luogo perché è questo l’aiuto più importante che può dare all’ industria del turismo. Ripetiamo non deve sostituirsi agli imprenditori del settore turistico, ma creare le condizioni di pulizia e decoro affinché gli imprenditori vengano ad investire!”